sabato 29 maggio 2010

Internet Marketing: comunicazione e relazione nell'era di internet

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L´avvento di tecnologie che hanno potenziato e rivoluzionato l´utilizzo di internet, e la conseguente diffusione di nuovi modelli comportamentali nei potenziali clienti e partner, rendono necessario e opportuno sfruttarne il potenziale in termini di accesso al mercato, i cui benefici possono ricadere su tutto il processo di relazione col cliente.

Nonostante internet sia un successo di partecipazione che si rinnova ogni anno, secondo una progressione sbalorditiva, nel contesto aziendale registriamo un tasso di confidenza con queste tecniche ancora piuttosto limitato, che apparentemente non si giustifica. Ci sono quattro ordini di ragioni, a ben guardare.

La prima riguarda la consapevolezza delle dimensioni raggiunte dal fenomeno internet, anche in Italia, e del tasso di crescita, che per imprenditori e manager ancora sostanzialmente "estranei", non sono immediatamente evidenti: un numero sempre piu' singificativo di clienti, fornitori e collaboratori e' a portata di clic, ma spesso questo non e' chiaramente percepito.

La seconda riguarda la difficolta' di comprensione delle tecniche e i metodi con cui sfruttare questa opportunita' a vantaggio del proprio business, e su questo punto e' opportuno che molti evangelizzatori si interroghino sulla efficacia della loro intermediazione.

La terza riguarda l'effettivita' disponibilita' di servizi e strumenti che possano essere facilmente inseriti nel contesto e nell'organizzazione aziendale di piccola e media dimensione, che e' minore rispetto a quanto offerto al comparto delle grandi aziende, nonostante siano piu' significativi i vantaggi alla portata delle PMI.

L'ultima, ma non meno importante e forse addirittura prioritaria, e' una questione culturale, dal momento che a molti imprenditori e professionisti viene richiesto non solo di comprendere l'importanza della comunicazione, e oggi soprattutto della "relazione" col proprio mercato, ma anche di accettare la sfida della trasparenza, del dialogo, e in definitiva della riduzione del proprio controllo sui propri clienti, acquisiti e potenziali.

L'enorme valore che puo' essere liberato in internet, e in particolare nel web2.0, che oggi e' possibile anche per le aziende, richiede che siano messe al centro le persone, ovvero i clienti, ogni interlocutore di riferimento, e gli uomini che rappresentano le aziende stesse. Un passaggio che richiede capacita' di cambiamento e padronanza di nuove tecniche e metodi. D'altra parte, un passaggio a cui non ci si puo' sottrarre, senza perdere in competitivita', e quindi innanzi tutto in possibilita' di sopravvivenza, e poi di successo.

Queste considerazioni sono state sviluppate nella presentazione "Internet Marketing: comunicazione e relazione nell'era di internet", che si e' tenuta nella sede di Confindustria Padova Del. Ovest Colli giovedi scorso, di cui sono riproposte le slide qui di seguito. La presentazione introduce ai corsi del Catalogo Fòrema 2009/10, "L´impatto di Internet e dei new media sul marketing e sulla comunicazione delle imprese" (22/6/2010) e "Commercio in internet ed assistito da internet" (6/7/2010).

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giovedì 25 febbraio 2010

Outdoor Training Bar Camp

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Fòrema ti invita all’Outdoor Training BarCamp, la prima non-conferenza in Italia sulla formazione esperienziale in stile 2.0. Le teorie di apprendimento degli adulti più utilizzate nella formazione evidenziano come senza un adeguato ancoraggio alla vita reale delle persone non possa essere raggiunto un apprendimento vero, sufficiente e persistente. Tra le nuove strade formative la formazione esperienziale Outdoor rappresenta sicuramente una delle metodologie più efficaci ed efficienti. Si tratta di percorsi formativi svolti nella natura ed all’aria aperta, in cui i partecipanti, incontrandosi fuori dai ruoli e dai contesti organizzativi consolidati e rigidi, vivono un’esperienza d’apprendimento emotivamente coinvolgente, affrontando attività e situazioni nuove e spesso impreviste. Ai momenti di azione, vengono affiancati momenti di valutazione in aula per riflettere sulle esperienze vissute, sviluppando così le competenze target e le capacità di apprendere dall’esperienza.

 Quando:

26 e 27 marzo 2010.

 Dove:

Abbazia di Praglia – Teolo (Padova )

 Obiettivi del BarCamp:

• presentare, provare esperienze di apprendimento;

• favorire il libero pensiero, la curiosità, la divulgazione e la diffusione delle tematiche inerenti alla formazione esperienziale;

• creare e consolidare relazioni tra le figure che operano e/o fruiscono della formazione esperienziale;

• condividere metodologie e strumenti per la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi Outdoor;

• coinvolgere diverse figure del mondo della formazione (incluso i referenti aziendali).

Un Programma 2.0:

Il Programma dell'evento viene liberamente sviluppato da chiunque dimostri interesse alla partecipazione ed all'organizzazione del BarCamp all’interno della pagina Wiki istituzionale. Per questo motivo il programma sarà in continua evoluzione fino al giorno prima dell'evento. Per rimanere costantemente aggiornati sugli sviluppi vi consigliamo di visitare frequentemente la pagina istituzionale e di ricevere gli aggiornamenti e le modifiche via e-mail iscrivendovi al seguente servizio:Subscribe to OutdoorTrainingBarCamp02 by Email (il servizio ha frequenza giornaliera).

 Costi ed iscrizioni:

La partecipazione al BarCamp è gratuita. I costi di vitto e alloggio sono a carico di ogni partecipante.

Per iscriversi all’evento è sufficiente compilare l’apposito modulo Online.

 Cosè un BarCamp ?

BarCamp e’ una non-conferenza [....] che nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero. Il BarCamp è una non-conferenza collaborativa, dove chiunque può “salire in cattedra”, proporre un argomento e parlarne agli altri, con lo scopo di favorire il libero pensiero, la curiosità, la divulgazione e la diffusione delle tematiche trattate. Una non conferenza (unconference) il cui tema di discussione è deciso dai partecipanti piuttosto che prestabilito in anticipo dagli organizzatori, una riunione aperta i cui contenuti vengono proposti dai partecipanti stessi.”

Fonte: Wikipedia

http://barcamp.org/OutdoorTrainingBarCamp02

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lunedì 2 novembre 2009

Videoimprenditorialità ….

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Interessante chiaccherata con Elena Da Ros, autrice del video virale vincitore per l’Italia della selezione per l’uscita di Google Chrome:

Ad oggi il video è uno dei 13 in selezione mondiale per diventare parte della campagna ufficiale di Google Chrome.

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martedì 27 ottobre 2009

Il blog come strumento di Marketing

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blog_corporate Web 2.0, marketing non convenzionale, digitale… i termini sono tanti la sostanza una sola: il marketing non è più quello di una volta.

Martedì 3 novembre 2009 presso la Delegazione Ovest Colli della Confinustria Padova dalle 17.00 alle 19.00 una Pillola Formativa con Rita Bonucchi che ci indicherà come orientarsi nella giungla delle nuove opportunità del marketing postmoderno.

Scheda di adesione scaricabile al seguente link.

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martedì 7 luglio 2009

Apertura ed Azione Globale

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Susan Barnes, professore e associate director presso il Rochester Institute of Technology's Lab for Social Computing afferma che i Social network possono aiutare a promuovere un’azienda in due modi:

"I clienti fedeli possono creare piccole reti e fare da testimonial per l'azienda, mentre i dipendenti possono condividere tra loro le informazioni tramite i social network".

Io mi permetterei di aggiungere una terza voce: clienti e dipendenti possono conversare con trasparenza generando fiducia …..

Sempre interessanti comunque gli articoli con elenchi numerati di consigli su come affrontare il Web 2.0 (per il personal branding o per il brand aziendale):

  1. Scegli con attenzione il tuo social network.
  2. Datti degli obiettivi realistici.
  3. Trova il tuo pubblico.
  4. Comportati da bravo cittadino della rete.
  5. Apriti.
  6. Ma senza esagerare.
  7. Ascolta prima di parlare.
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lunedì 29 giugno 2009

Fiducia, trasparenza e Web 2.0

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Il movimento del Web 2.0 sta mettendo in risalto una formula vincente:

fiducia

Detta a parole: la fiducia è direttamente proporzionale alla trasparenza e al dialogo ed è inversamente proporizionale al controllo.Penso a due grandi ed eterogenei casi di applicazione: il lavoro di gruppo di un team ed il marketing di un’azienda.

Nel Teamwork ogni componente della squadra (compreso il capo/leader) dovrebbe ben saperlo.

Nelle azioni di marketing le aziende devono sicuramente stare attente: grazie al web i clienti possono raggiungere una massa critica e fare conversazioni importanti che possono rovinare un’azienda. Ignorare queste conversazioni sarebbe un problema serio: sul web il prodotto di un’azienda è la sua pubblicità, i clienti sono l’agenzia pubblicitaria.

Luigi Mengato per Laboratorio Enterprise 2.0

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martedì 23 giugno 2009

Enterprise 2.0: tecnologie e metodi per l'azienda rete

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Pubblico qui alcuni stralci di un'intervista che mi hanno fatto sui temi dell'Enterprise 2.0.



Cos'e' l'Enterprise 2.0 ?

Oggi, i mercati mondiali sono intrecciati in un'unica grande rete, e le conoscenze e le risorse necessarie per essere competitivi sono sempre piu' difficilmente governabili da un'azienda isolata: il fattore strategico piu' importante per un'azienda, e' diventato “essere rete” e “fare rete”. Essere rete per sfruttare al meglio il potenziale delle risorse interne; fare rete per sviluppare la migliore ed efficace relazione possibile con clienti, fornitori, partner e istituzioni, cioe' l'ecosistema di riferimento per l'azienda. Il termine “Enterprise 2.0” si riferisce alle tecnologie, ai metodi e alla cultura che aiutano in questo percorso, e prendono a modello internet, e il suo progresso straordinario e continuato da 20 anni.

Perche' e' importante il modello a rete ?

Le criticita' e le opportunita' arrivano da mille direzioni: e' richiesta la massima flessibilita' organizzativa, la capacita' di apprendimento continuo, e di adattamento rapido e non approssimativo. Una struttura troppo rigida e controllata, funziona molto bene in assenza di necessita' di cambiamento, ma non in contesti cosi' tempestuosi. Una struttura a rete, invece, libera tutto il potenziale di intelligenza, creativita' e capacita' di elaborazione che spesso rimane nascosto nelle pieghe dell'organizzazione tradizionale. Non solo migliora l'efficienza aziendale, ma anche il posizionamento dell'azienda stessa nel suo ecosistema di riferimento, e quindi aumenta le nuove opportunita' di business.

A quali tecnologie si fa riferimento in particolare ?

La tecnologia ha promesso finora maggiore efficacia ed efficienza organizzativa attraverso piattaforme informatiche per l'elaborazione dei dati (business intelligence), per la gestione dei documenti in azienda (document management), per l'esecuzione dei flussi di lavoro (workflow management), per il supporto alle principali aree funzionali (erp), e per il supporto alla comunicazione e alla collaborazione in azienda (intranet). Proprio in seguito ad una migliore gestione di queste risorse, e' emersa la necessita' di spostare l'attenzione direttamente sulle persone e sulla loro capacita' di connettersi, collaborare, e attivarsi per risolvere problemi e generare nuove opportunita'. La tecnologia delle intranet di seconda generazione, che comprende una foltissima famiglia di strumenti “web-based”, piu' di tutte garantisce supporto e spinta a questo nuovo approccio, in modo efficace, con grande flessibilita' e a costi bassissimi. Si tratta di un campo dove assistiamo da anni ad innovazioni straordinarie, che spesso l'utente finale, e l'azienda che se ne serve, non conosce fino in fondo e che rimangono, per cosi' dire, “sotto il cofano”. Ma soprattutto la vera novita', che internet ci dimostra ogni giorno, e' che ora si possono gestire livelli di complessita' (conoscenze, relazioni, informazioni di ogni tipo) ormai sempre piu' ingovernabili con altri strumenti. Una scheda tecnica separata illustra le caratteristiche distintive degli strumenti in questione.

Si tratta quindi di tecnologie per fronteggiare e gestire la complessita' ?

La tecnologia deve sempre essere considerata uno strumento abilitante, anche se insostituibile, e non il fine ultimo dell'intervento. Questo rimane sempre nel miglioramento del business risultante: generazione di nuove entrate, riduzione dei costi, o incremento e difesa della capacita' di competere nei mercati globali. Come si usa il telefonino per una migliore mobilita' e reperibilita', e non per il solo piacere di esibire un gadget tecnologico o di chiacchierare, cosi' nel caso delle tecnologie “Enterprise 2.0”, quello che conta non e' il compiacimento nel poter gestire molte piu' informazioni e contatti interpersonali, ma nella capacita' di trovare risposte e soluzioni, piu' rapidamente, migliori, ogni volta che serve. Dunque, innanzi tutto, queste tecnologie devono essere considerate una componente dell'organizzazione, e il loro inserimento in azienda e' da valutare insieme al cambiamento della struttura aziendale e del comportamento delle persone coinvolte. Inoltre possono essere considerate “strategiche”, perche', se utilizzate opportunamente, diventano l'elemento che caratterizza e perfeziona il posizionamento dell'azienda nel mercato di riferimento.

Dunque innovazione non solo tecnologica, ma a 360 gradi ?

L'innovazione e' una parola molto abusata, soprattutto oggi, con la quale viene compreso tutto cio' che rappresenta una novita' rispetto al passato: nel prodotto, nel processo, nei materiali, nel marketing e nel modello di business. Ma non tutto cio' che e' nuovo e' anche valido: l'innovazione che conta e' quella che sviluppa la tradizionale capacita' di fare (“artigianale”), e di rielaborare il rapporto col mercato, portando verso l'eccellenza, oppure verso novita' che siano veramente utili e convincenti nel tempo. Lo Sviluppo Nuovo Prodotto e' ormai un processo trasversale di grande impatto aziendale, ed e' necessario affrontare con la massima apertura ma anche con la dovuta capacita' gestionale, la generazione delle nuove idee, la loro selezione in ragione del mercato, il supporto alla trasformazione in varianti di prodotto e in nuovi prodotti, e infine la commercializzazione nei vecchi e nuovi canali, e perfino alcune funzioni di staff. Con l'approccio “Enterprise 2.0”, e un moderno processo di sviluppo nuovo prodotto, l'azienda acquisisce e potenzia la capacita' di lettura e di rielaborazione di input esterni grazie alle competenze interne, aumentando cosi' la qualita' e il valore del proprio prodotto, differenziandolo dalla concorrenza.

[...]

Per la versione completa contattatemi pure direttamente.


Gino Tocchetti per Laboratorio Enterprise 2.0
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lunedì 15 giugno 2009

Il Knowledge Management è il papà dell’Enterprise 2.0 ?

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giovedì 4 giugno 2009

Domare le e-mail

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Cattura

Martedì 9 giugno ore 17.00 appuntamento alla Delegazione Ovest Colli della Confindustria Padova con Andrea Dallan che ci parlerà di un argomento molto “scottante” ….. saper domare le e-mail.

La recente analisi E-mail Marketing Consumer Report 2009 – Italia ha evidenziato dei numeri molto significativi: 420 milioni di e-mail ricevute ogni giorno in Italia, recapitati sui 51 milioni di caselle e-mail esistenti corrispondono a circa 20 messaggi a testa per ognuno dei circa 22 milioni di utenti Internet italiani.

Come domare questo “diluvio” di informazioni (come direbbe Pierre Levy) e non cadere nell’Information Overload ?

Appuntamento a martedì: qui il format di presentazione/iscrizione dell’evento e qui sotto un’anteprima delle slide che vedremo:

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giovedì 14 maggio 2009

Collaborarazione e condivisione

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Durante l’intervento al WorkShop Enterprise 2.0 di martedì sera avevo citato le slide sulla “gara di canoa” ed avevo promesso che le avrei messe a disposizione …. ecco qui:

Come già evidenziato il Web 2.0 è innanzi tutto un cambio culturale: è chiaro che la cultura espressa nelle slide non permette il diffondersi di tematiche di Enterprise 2.0.

Infine … colgo l’occasione per segnalare un interessante Post che parte dall’azienda Lago Arredamenti per presentare un altro caso di applicazione di successo, la Project Group. L’articolo è al seguente link.

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